Nome con cui è noto
Laurens
Leenaertsz van der Beke. Stampatore fiammingo. Attivo a Bologna e a Firenze
(dal 1547), dove fu chiamato da Cosimo I come stampatore ducale, impiantò
una delle più pregiate tipografie dell'epoca, pubblicando opere
letterarie, filosofiche, storiche, giuridiche (tra cui le
Prose di Bembo,
1548;
Le vite di Vasari, 1550; la
Storia d'Italia di Guicciardini,
1561), oltreché la prima edizione (1553) delle
Pandette fiorentine
a cura di L. e F. Torelli. Dal 1554 al 1555 avviò anche una succursale
della sua tipografia a Pescia. Chiamato a Mondovì da Emanuele Filiberto
di Savoia (1562), vi impiantò una tipografia che venne poi gestita dal
figlio Leonardo e da Arlenio. Privato inopinatamente del favore ducale,
T.
cadde in disgrazia. La tipografia fiorentina fu tenuta dai figli Leonardo e
Lorenzo il Giovane dal 1563 al 1570; dopodiché cessò ogni
attività e il materiale fu acquistato dai Giunti (Helmond, Brabante
inizio XVI sec. - Firenze 1563).